Fonte di ispirazione, l'Arte l'ha sempre accompagnata prima come studentessa, poi come insegnante d'Arte e, soprattutto, come persona. Se in età giovanile il mezzo espressivo più consono alle sue esigenze era la scultura, oggi la pittura prende il sopravvento. Negli ultimi anni si dedica all'indagine esplorativa della realtà e dell'umanità attraverso un accostamento attento, ma mai pedante, di luci e ombre. Privilegia la luce radente a quella diffusa. I forti contrasti che si generano permettono di aggiungere una maggiore carica espressiva ai personaggi, i quali, attraverso gli atteggiamenti e gli sguardi, trasmettono i loro stati d'animo. Tanto che ciò che trae origine da un corpo o da un volto si libera della sua soggettività e consistenza e si trasforma in qualcosa di universale e trascendente.
Carla Caruso nasce e si forma a Catania. Manifesta un forte interesse nell’arte sin da bambina e già all’età di 12 anni ha le idee chiare su quale sarà il suo percorso professionale. Frequenta il Liceo Artistico in sezione architettura e, durante questo periodo, di notevole importanza per lei sono gli insegnamenti dello scultore prof. Dino Cunsolo, il quale la incoraggia a proseguire il suo percorso formativo all’Accademia di Belle Arti nel corso di Scultura. Partecipa a diverse esposizioni collettive e bipersonali nell’hinterland catanese e viene selezionata per la Biennale dei giovani del ’98 a Vigonza-Padova. Contemporaneamente svolge attività artistiche per privati e tra luglio e agosto del ’98 partecipa al restauro monumentale della facciata del Duomo di Catania. Negli stessi anni, collabora con lo scultore Pietro Russo presso il suo studio. Partecipa ai concorsi a cattedra banditi nel ’99 per l’insegnamento di diverse discipline artistiche e risulta vincitrice sia in Discipline Plastiche che in Disegno e Storia dell’Arte ed Educazione Artistica. In questo periodo insegna Discipline Plastiche al Liceo Artistico e all’Istituto d’Arte. Dal 2008 insegna Disegno e Storia dell’Arte al Liceo Scientifico dove, oltre a trattare la materia, guida i suoi studenti nella progettazione e realizzazione di opere collocate all’interno e all’esterno dell’istituto e organizza mostre. Fra questi lavori, si segnala l’opera pubblica “Sotto le ali della Fenice”, esposta nella Via dell'Arte istituita dalla città di Belpasso. Dal 2019 riaffiora il bisogno di esprimersi nuovamente con i mezzi artistici e ricomincia a partecipare, per invito o per selezione, a mostre d’arte contemporanea in diverse province italiane, tra le quali Catania, Palermo, Torino e Viterbo.
